Walking Football
Il Walking Football nasce in Inghilterra nel 2011 in seguito ad un sondaggio tra i tesserati di vari circoli di anziani (over 50) in cui veniva chiesto loro quale attività avrebbero voluto svolgere. Il risultato è stato che molti di loro avevano ancora voglia di giocare a calcio. Da qui l’idea di creare un nuovo gioco, quanto più fedele possibile al calcio come lo conosciamo, per consentire anche a chi è più avanti con l’età e che non ha più le capacità fisiche per giocare come in passato (ma può conservare abilità tecniche), di poter ancora scendere in campo. Così nasce l’idea di un calcio a ritmo più blando: camminando, appunto. Con una regola ferrea: se uno trasforma il passo veloce in corsetta, l’arbitro ferma il gioco e dà un calcio di punizione agli avversari. È consentito il passo svelto, ma non una vera e propria corsa. Rispetto alla versione originale del calcio, ci sono alcune regole studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie, come ad esempio che la palla non può superare l’altezza della vita, 1.50 m circa, (pertanto si può utilizzare il pallone a rimbalzo controllato) e che non si può intervenire in scivolata o con irruenza.