Il Terzo Settore per OPES: l’energia che riempie il vuoto

Come Alfa e Omega, la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, vuoto ed energia sembrano due concetti completamente estranei, distanti tra loro anni luce, a tal punto da eludersi. Però, come ci insegna la fisica quantistica, uno spazio vuoto non è completamente privo di materia. Non è inconsistente. Anzi, ciò che percepiamo come uno spazio vuoto è un mezzo potente la cui attività è in grado di modellare e dare forma al mondo. In poche parole, quello spazio che non sembra contenere nulla è un ambiente esplosivo, pronto a deflagrare. Un po’ come la società attuale. Dove lo Stato non riesce ad intervenire, c’è il rischio di disgregazione. Per evitare l’implosione della società, intervengono delle particelle che donano energia al tessuto dimenticato. Quelle particelle elementari si chiamano associazioni di promozione sociale e di volontariato, organizzazioni non governative o non lucrative ma anche realtà di vario tipo che fanno parte di una grande rete denominata Terzo Settore. Il loro movimento all’interno di quello spazio apparentemente vuoto produce un’energia che suona come un concetto astratto e che è formata da due parole: BENE e COMUNE. Bene Comune non è solo una locuzione aggettivale, filosofica, tecnica, culturale e persino economica. Il Bene Comune è uno stimolo, un obiettivo da perseguire.

Favorire o promuovere il BENE COMUNE come sta facendo OPES con le sue realtà, con le sue iniziative e con i suoi progetti, come Generatori e Sport e Salute: Benessere Per Tutti! o come farà nel prossimo futuro con In-Form-Azione o Percorsi di Sport, “vuol dire coltivare una visione lungimirante, vuol dire investire sul futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità dei cittadini, vuol dire anteporre l’interesse a lungo termine di tutti all’immediato profitto di pochi, vuol dire prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità. Vuol dire anteporre l’eredità che dobbiamo consegnare alle future generazioni all’istinto primordiale di divorare tutto e subito” (cit. Salvatore Settis). Solo così si può migliorare un po’ alla volta il mondo in cui viviamo.